Il 'comune' modello di esercizio fisico

Un modello chiuso ed indicizzato

Chi, oggi, pratica una delle tante forme di ‘Esercizio Fisico’ propinate dal ‘Mercato del Fitness’ ha accettato (consapevolmente o inconsapevolmente) che venissero pre-stabiliti dei confini strutturali e concettuali entro cui comprimere e reprimere i principi del Movimento Umano. Lo ha fatto, e continua a farlo, assecondando la corrente predominante; che è fatta di rotte commerciali e non di vortici di pensiero; di merci, articoli e prodotti per il corpo e non di frutti del Movimento.
Si è chiuso in un recinto e poi, del recinto, ha buttato via le chiavi.
Spine Stretch
Stefano-Spaccapanico-Proietti-durante-una-lezione
Si è fatto trasportare (suo malgrado) in una gabbia non tanto ben architettata, lasciandosi investire da una valanga di attrezzi fin troppo ingegnerizzati, chiusi dentro ad uno spazio, il cui perimetro, inalterabile, ha le sembianze di un sistema pericolosamente indicizzato. Un sistema che replica e ripropone soltanto stimoli involutivi. All’apparenza tanti esercizi che, a ben guardare, rappresentano solo versioni leggermente diverse degli stessi movimenti. Macchine, attrezzi e strumenti che clonano i precedenti. Fac-Simili, copie, riproduzioni a cui si presta l’abito dell’innovazione…salvo poi toglierglielo quando ci accorgiamo che quella che pensavamo fosse una novità è tutt’al più un passo di fianco; quasi mai un passo in avanti.
Un sistema che replica e ripropone soltanto stimoli involutivi.